Matrah. Reconnect with Nature.

In quest’epoca così densa di eventi, il nostro modo di pensare, i nostri stili di vita, le nostre certezze sono in continuo mutamento.
La pervasività del digitale si fonde ormai in modo fluido con azioni ed oggetti del vivere quotidiano. È necessario riconnettersi con la natura ritrovando un legame più intimo con il nostro essere umani. 

Matrah, antico termine di origine araba, rievoca l’azione del posarsi, coricarsi, sdraiarsi, diventando elemento caratterizzante della seduta.

Il materasso è un elemento archetipo del nostro vivere quotidiano e la gestualità del piegare, arrotolare, avvolgere, antichissima eppure attuale, è il fondamento del progetto.

Matrah è progettato enfatizzando tre elementi modulari: una struttura metallica portante, una seduta imbottita ed uno schienale-bracciolo.
La poltrona esalta linee morbide ed imperfette. Le sue forme sono disegnate per accogliere in modo armonioso il corpo, mettendo da parte i nostri dispositivi digitali. L’attenzione verso la durabilità si concretizza con la possibilità di sfoderare l’imbottito, permettendone una facile manutenzione. 


Matrah trova compimento nella manifattura tessile laniera artigianale, tipica dei luoghi, che esalta le caratteristiche intrinseche della lana di pecora. Cardatura, tessitura e follatura sono operazioni che valorizzano la sua matericità e consistenza, arricchendo ed esaltando l’esperienza multisensoriale. Il tessuto materico esalta il carattere deciso di una pecora in via di estinzione. 


La lana, ricavata da un’umile razza autoctona del sud Italia, la Gentile di Puglia, genera un tessuto di alta qualità. Rustica al tatto, dall’odore naturale caratteristico, porta con sé piccoli frammenti vegetali, anima dei luoghi.
Il progetto intende preservare ciò che altrimenti andrebbe smaltito, stimolando il ritorno della biodiversità nei paesaggi dell’entroterra, collaborando per la coesione ed il benessere sociale. 

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